lunedì 27 febbraio 2012

(Mis)Identificazione


Dedico questo video a tutte le persone che si sono messe alla ricerca di se stesse. 
E lo dedico soprattutto a Te, sì proprio a Te, che con quella presunzione hai osato curiosare attraverso il velo dei miei sogni! Io ti ringrazio tanto... Ho guardato e riguardato questo video e... Non posso non dedicartelo. 






La traduzione la trovi guardando il video su questo sito:
http://dotsub.com/view/15f0467f-d351-4224-acf5-df3f2ba9d5a0?utm_source=player&utm_medium=embed#.TzZseUliVA8.email
Io consiglio di vedere prima il video senza traduzione, in modo da non distogliere lo sguardo dalle immagini, poi quello con la traduzione.

(Grazie Katia...)
Angela

giovedì 23 febbraio 2012

Riflessioni...

Una delle maggiori difficoltà che l'essere umano attualmente incontra nella sua vita consiste nel "salto" necessario per passare dalla teoria alla pratica. Non mi riferisco ad una attività particolare, ma a Teoria e Pratica con le iniziali maiuscole. Questa necessità di input energetico è "visibile" in ogni nostra attività: ci va Energia per passare dal pronunciare le parole "ora studio", "ora vado a fare la spesa", "ora scendo col cane", "da ora sono a dieta", "da ora non mi arrabbio più" al mettersi a studiare, all'andare al supermercato, allo scendere col cane, allo stare a dieta, al non arrabbiarsi più. Spesso abbiamo l'intenzione di fare qualcosa, ma non riusciamo a mettere energia nella sua attuazione, così finiamo con il rimandare tutto al domani o con il delegare le responsabilità agli altri. 
Rimandiamo la nostra Vita a domani: ogni volta che non Agiamo nel presente ma rimandiamo al domani, e il domani diventa di nuovo domani, stiamo rimandando la nostra esistenza a chissà quando. E dimostriamo di essere dei burattini, che si lamentano dalla loro schiavitù, ma ne difendono il diritto.




I burattini dicono: "Siamo stanchi di essere manovrati, vorremmo avere una vita nostra! Uff, basta, con questa vita noiosa... Siamo depressi, il burattinaio ci opprime, non ne possiamo più... Il burattinaio è cattivo, il burattinaio sbaglia tutto, quando potremo essere liberi...". Poi un bel giorno arriva una Saggia Maga e dice loro: "Se vuoi essere libero devi comprendere che i fili non esistono, ti hanno cresciuto trattandoti da burattino, così la tua mente ha creato i fili, invece sei un essere molto potente e sei già libero! Se proprio devi attribuire a qualcuno la responsabilità della tua schiavitù, attribuiscila a te stesso! Ora se vuoi liberarti devi solo allontanarti dal burattinaio e incominciare a stare in piedi da solo".





E come risponde il burattino? Da burattino, non da uomo: "E' difficile stare in piedi da solo, lo farò domani. Lo farò quando lo avrà fatto il mio collega, così guarderò prima come fa lui". Peccato che il collega dica la stessa cosa. E si finisce con il rimanere in uno stato intermedio tutta la vita, a metà tra un essere umano e un animale detenuto. 





Ora basta. Perchè non ci diamo una svegliata tutti quanti?  I fili rappresentano le nostre paure, la mancanza di fiducia che abbiamo in noi stessi. Dipende da NOI il cambiamento. Solo ed esclusivamente da noi. 

Io sento, a livello profondo, che questo è il momento di agire. Di tornare padroni di noi stessi e ritrovare la nostra dignità. Di tornare ad essere propositivi. Di ritrovare il valore della nostra vita (la abbiamo ridotta ad una routine privi di obiettivi finalizzati alla nostra realizzazione). 
Dove è possibile vedere lo specchio di ciò che siamo diventati? Nella politica. Guardiamo alla politica e comprendiamo noi stessi. La confusione che regna, il materialismo esasperato, la mancanza di filosofia della politica italiana rappresentano esattamente l'immagine speculare della coscienza comune. La responsabilità è NOSTRA, non loro. Quando abbiamo portato avanti una nuova visione della vita? Quando ci siamo messi in gioco decidendo di esercitare il nostro dovere di Cittadini? Tutti i giorni ci lamentiamo su Facebook o al pub con gli amici... E continuiamo a non FARE nulla. Solo lamentele. Tutto fumo. Fino ad ora, quando ci siamo aggregati e abbiamo studiato l'alternativa? 
Questo è il momento di essere propositivi. Basta con la lamentela nevrotica. Entriamo in azione, tutti. 

Angela 

domenica 12 febbraio 2012

La prigione e la libertà - parte 1


Sei tu il carceriere della tua prigione. Non nasconderti dietro il mondo esterno che non funziona, dietro gli errori di tua madre, l’assenza di lavoro, i tradimenti del partner, l’antipatia del coinquilino. Smettila di puntare il dito.

Il tuo mondo interiore è importante. Ne hai ancora uno, o sei talmente proiettato nel mondo fuori da aver perso i contatti con il tuo interno? 
Ciò che tu sei dentro ha un grande effetto sul tuo agire (l’agire di tutti i giorni, non quello delle situazioni extra-ordinarie che si verificano ogni 50 anni), e il tuo agire ha un impatto enorme sulla realtà. Ma sei troppo cieco, sordo e ottuso per comprenderlo!
Hai un potere e una responsabilità nei confronti di te stesso e degli altri molto, molto grande. Dirai: "Certo, lo so...",  ma te lo ricordi mentre litighi con il fidanzato, i genitori, i suoceri, i figli, i compagni di scuola? Te lo ricordi in quei frangenti o le tue parole escono fuori dalla tua bocca senza il tuo volere? Tu credi di saper scegliere il tuo comportamento, vero? Come puoi occuparti di ciò che sei dentro se non ti ricordi di farlo?
Sei uno schiavo e prima te ne renderai conto, meglio sarà per te. 
Sai scegliere che cosa provare o cosa dire alle riunioni di condominio o in coda alla posta? Ti ricordi di te stesso nel traffico di Corso Regina Margherita o alle formali cene di famiglia che tanto ti annoiano?
(L’esercizio di ricordo di Sé durante gli “imbottigliamenti” in Corso Regina, per me, è stato molto, molto evolutivo).
Lo sai che hai il potere di scegliere cosa provare mentre sei vicino a tua suocera o al tuo peggior nemico?
Le tue emozioni sono automatiche e cristallizzate. Sei un burattino. Il burattino di te stesso. Sei schiavo della tua ansia, della tua insonnia. Mentre ti lamenti della tua insonnia, in realtà, stai dormendo... Sei un addormentato che si lamenta di non poter dormire!
La tua Volontà è debole, quasi inesistente. 
Le tue credenze sono cristallizzate. Riponi fiducia in strutture ormai obsolete.
Attribuisci al "mondo esterno" il potere di decidere della tua vita, il potere di decidere le tue emozioni e i tuoi pensieri. Credi di essere l’artefice di quella robaccia che chiami pensiero? 
Sei convinto di essere originale, autentico, di scegliere le parole che pronunci, di scegliere tu l’atteggiamento che hai tutti i giorni nei confronti delle persone che ti circondano. 
Più cresci e più ti strutturi. L'espressione delle tue strutture diventa automatica. Mentre loro acquistano sempre più vita propria, tu muori, il tuo mondo interiore si spegne. Se non decidi di osservare queste strutture e prenderne coscienza esse diventeranno le tua prigione. E saranno una prigione proprio perchè non sarai più in grado di distinguere tra te e le tue strutture, quindi dirai che la prigione non esiste! Tu credi di essere lei! E sprechi quella poca forza che possiedi per difenderla!



Non esiste cosa peggiore dell’essere in galera e fare di tutto per proteggerla!






Non esiste nulla fuori di te. Il mondo che vivi lo costruisci tu, ogni giorno, ed è lo specchio del tuo mondo interiore. Sperimentare queste parole, nella vita concreta, significa liberarsi.