martedì 20 agosto 2013

Educazione o follia? Un nuovo modello educativo

I ragazzi di oggi sono gli adulti di domani. 

Per questo l'attuale istituzione scolastica va cambiata. 


Di seguito riporto una serie di considerazioni riguardo alcuni punti critici, che devono diventare oggetto di attente e profonde riflessioni ed essere riprogettati.

1) Una classe, che sia delle elementari, medie o superiori, non può ospitare 20-30 persone, come accade tuttora. E' impensabile che con un rapporto di 1:20 (che già rappresenta il migliore dei casi), l'insegnante riesca a conoscere le peculiarità dell'alunno, le sue doti, i tratti su cui deve lavorare. Ammesso anche che riesca a farlo, è inconcepibile elaborare progetti per i singoli in classi tanto numerose. L'attuale scuola, quindi, non solo a causa della cultura massificata di cui siamo impregnati, ma anche per motivi gestionali, tende all'appiattimento, all'uniformazione, alla sedazione. E' chiaro che l'apprendimento diventa un'esperienza asettica, anonima, lontana dall'essere dell'alunno, che si traduce in un accumulo di nozioni fini a se stesse. 

2) E' assurdo chiedere a bambini o ragazzi di rimanere ore ed ore seduti dietro un banco, in silenzio, a subire passivamente le spiegazioni degli insegnanti. Questo genera frustrazione ed insegna a reprimere l'energia vitale. Tale organizzazione è progettata da un sistema che ha tutti gli interessi a creare individui immobili, statici, abituati alla passività e alla ceca obbedienza. 

3) Non è ammissibile tenere lezioni monotone, prive dello stimolo all'utilizzo del corpo, delle emozioni, della fantasia, dell'intuizione. L'apprendimento deve essere seguito di pari passo dallo sviluppo  di abilità emotive e fisiche. Altrimenti risulterà praticamente inutile! A cosa serve un ragazzo pieno di dati che al primo confronto lavorativo trema di paura? A che serve un perfetto studente che non ha imparato a conoscere le proprie emozioni e va in crisi alle prime difficoltà? SERVE SOLO AL SISTEMA, che vuole marionette convinte di essere uomini dotati di libero arbitrio. 

4) E' necessario insegnare a mettere in discussione qualsiasi nozione appresa. Anche quella che nel presente ha la migliore dimostrazione scientifica. E' da tenere a mente che ciò che oggi è dimostrato, domani può essere screditato. Ciò che è vero per una cultura non è vero per un'altra. Mettere in discussione i dati consolidati serve a mantenere l'elasticità del pensiero, a sviluppare spirito critico e a non accettare lo status quo posizionati a 90°. 
A questo scopo servono insegnanti con forte predisposizione al pensiero filosofico, che sappiano allenare alla domanda più che impartire risposte confezionate.  

5) Lavori specifici vanno pensati per lo sviluppo di Volontà e Forza Interiore. Basta con questi pappamolli insicuri, frustrati, che  cercano di fuggire dalla realtà con droghe o esperienze vicine al masochismo.

Dobbiamo proporre un nuovo modello educativo.
Per prima cosa dobbiamo iniziare a lavorare per il cambiamento del concetto stesso di educazione. 
Non sarà facile e sarà necessario fare tentativi che dalle menti cristallizzate verranno giudicati folli. Ci sarà bisogno di perseveranza e coraggio ma... Cosa abbiamo da perdere...
E' tempo che la Scuola  smetta di generare dei  sudditi e incominci a partorire degli Uomini. 





Ogni insegnante deve essere infuocato
Ogni insegnamento infiammato dall'elemento artistico, filosofico, intuitivo.





Angela Esposito

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